sabato 14 marzo 2009

Ricordi avvolgenti

Ieri sera ho trovato sul web uno di quei video artigianali caricati su Youtube che parlava dei ricordi. Era molto bello, sia nella musica che nel testo: c'erano frasi che avrei voluto partorire anche io. Per esempio queste: "i ricordi: quelli troppo belli per essere cancellati, quelli troppo vissuti per smettere di viverli; quelli troppo intensi per condividerli con qualcun altro. Quelli che giorno per giorno ti riempiono di domande il cervello. Ma anche quelli che ti fanno rendere conto che hanno fatto parte di un tuo momento... Quel momento e basta!"
I ricordi fanno parte di noi e ne faranno sempre parte. I ricordi sono scolpiti nel nostro animo e non possiamo cancellarli, possiamo ignorarli o nasconderli ma sul più bello tendono ad uscire.
Meditando sui ricordi in vigna ho finito di potare e legare le viti, lasciando la valle che ormai era buio. A volte ti fissi un obiettivo e fai di tutto per raggiungerlo. Ho meditato molto mentre accudivo le viti, notando che i tralci gocciolavano: le viti piangevano, come accade ad ogni inizio di stagione. Significa che la linfa vitale sta iniziando a scorrere di nuovo nei tralci, del resto la primavera sta quasi esplodendo. Le gemme degli alberi da frutta di giorno in giorno si gonfiano, e tra qualche giorno saranno i fiori a sbocciare. Pensavo quindi che un altro anno è passato e spesso e volentieri mi ritrovo ad inseguire ricordi percependo la mia inadeguatezza in tante situazioni passate.
La Vita è costruire, è camminare e sapersi fermare. Stasera rivangando il mio passato più o meno recente mi piace riportare una frase di Cesare Cantù, tratto dal "Carlambrogio da Montevecchia": un libro del 1857 che conserva ancora oggi dei richiami davvero eterni, perchè la saggezza si può adattare alle varie epoche, manifestandosi con diverse modalità. Eccola: "guardatevi dal credere a promesse maravigliose: perchè se la confidenza è saggia, la credulità è sciocca". Bellissime parole. Me le indosso come una nuova armatura per una nuova battaglia: del resto non si finisce mai di imparare.
A proposito: la foto di apertura di stasera è semplicemente splendida. Per forza, non è mia... E c'entra coi ricordi, perchè quel luogo l'ho scoperto non moltissimo tempo fa...
(nella foto di "puma63" di oggi tratta da flickr: la Riva Bianca a Lierna)

1 commento:

Romina ha detto...

Il nostro stesso io, la nostra coscienza, è memoria. L'io cresce su se stesso inglobando continuamente il suo passato. Quel passato che talvolta affiora in noi improvvisamente, ridestato da una voce, da un volto o da un suono, e che ci fa soffrire o commuoverci o gioire.

Saluti e buon fine settimana. :)