domenica 1 novembre 2009

Un ricordo delle Isole Eolie

Credo che le e-mail siano nate quale strumento di comunicazione immediato, sorta di sms più lungo. Una e-mail od un sms arrivano dall'altra parte del mondo in un batter di ciglio. Credo però che tali strumenti abbiano tolto ormai il fascino dello scrivere lettere e biglietti: siamo sempre più legati ad una realtà virtuale, che ha sì il pregio dell'immediatezza ma porta ad essere di fatto più distaccati, toglie il tempo alle relazioni interpersonali dirette. Del resto, ogni cosa è figlia del suo Tempo.
Ho ancora in giro i bigliettini e le lettere degli anni Novanta: raramente li rileggo, e sono molti i ricordi che riemergono dal limbo del passato: ma quante ne ho combinate? E quante persone ho perso di vista, quante donne ho conosciuto, magari sfiorate, prima che le nostre strade di separassero di nuovo?
Con tempi ben diversi, ma queste cose reminescenze a volte mi succedono anche con le e-mail: forse sarebbe meglio cancellarle, ma in fondo è come se avessimo stracciato i bigliettini degli anni Novanta. E ne ho stracciati solo una serie purtroppo, legati ad una storia molto intensa e travagliata della mia Vita, ed ancora oggi son pentito di averlo fatto.
Ieri sera stavo riordinando un pò di e-mail e magicamente ne ho cliccata una che non volevo aprire. Ma quando l'ho aperta l'ho riletta. Era del settembre 2004, e ricordava una delle vacanze più belle che ho vissuto, per la magia dei luoghi e per la compagnia: il tour delle Isole Eolie. In quella settimana avevo costruito dei bellissimi rapporti, che andavano da un capo all'altro del nostro magnifico Stivale. Alcuni li ho persi di vista, come spesso accade per le vicende legate alle vacanze, altri li ho distrutti con le mie mani. E' la mia specialità: costruire e distruggere. Del resto, è quella grande parte di saggezza che mi manca.
Dalla e-mail ho poi cercato alcune foto, tra le quali quella che condivido con questo post. L'ho osservata a lungo, rivivendo come un film quella vacanza. Ricordando il fuoco dello Stromboli, la magia di Ginostra, le mulattiere di Alicudi, quel galeotto bagno sulla spiaggia di Filicudi, lo zolfo di Vulcano, i fondali bianchi di pomice di Lipari, il porticciolo di Pollara a Salina, e Cala Zimmari a Panarea.
Ricordando le sere di luna piena in barca e le notti ad ascoltare le onde che si infrangevano sugli scogli sotto l'hotel. Son passati cinque anni: e da due non rivedo il mare...
(nella mia foto di oggi: Cala Zimmari a Panarea)

1 commento:

Anonimo ha detto...

A volte, ripensando al passato, ci si fa del "male",perchè si ricordano cose, alcune belle altre meno, che sono state e che ora non sono più....del passato bisogna tener presente gli errori commessi per evitare di rifarli nel presente e nel futuro.
E quando riaffiorano pensieri del passato bisogna saperli "cancellare" in fretta per evitare di soffrire per cose che non possono più tornare!