sabato 26 agosto 2023

La forza dello scrivere: sono tornato!

E' strano scrivere un post dopo quasi dieci anni, ma è la Vita che, il più delle volte, sceglie per noi.
Se penso a chi ero dieci anni fa, a ciò che sono oggi e a ciò che sarò tra dieci anni (si spera...), non resta da considerare che ognuno di noi è il risultato della somma di tante scelte, giuste o sbagliate.
Istinto contro raziocinio.
Amore contro odio.
Indifferenza contro attenzione.
Egoismo contro altruismo.
Decisione contro insicurezza.
Dolcezza contro durezza.
L'elenco potrebbe essere infinito.
Sono i bivi che ogni giorno la Vita ci pone davanti.
Non sempre sono ben segnalati ed a volte arrivano all'improvviso: come una curva brusca in autostrada dopo un lungo rettilineo.
O forse siamo noi che siamo accecati dalla Luce della sovraesposizione mediatica e da "social media" che in dieci anni sicuramente ha fatto passi da gigante.
Ora sono tornato!
Da qualche Tempo sentivo l'esigenza dello scrivere, di riprendere questo percorso sospeso nel vuoto da Tempo.
Forse sarà una nuova transizione, forse sarà un nuovo cambiamento.
Tra un porto e l'altro nei marosi di una Vita non sempre lineare.
Ma voglio che le parole ne restino testimoni.
Ogni post lo condividerò anche su facebook, social che in questi lunghi anni è stato il depositario di riflessioni fugaci o ragionamenti ridondanti.
Voglio tornare ad essere me stesso, a giocare con le parole, a portare l'animo verso "l'infinito non va e non viene, ci avvolge".
P.S. una piccola spiegazione è dovuta, soprattutto per chi segue il mio profilo social che ha trovato ultimamente post un po' "preoccupanti": anzi, innanzitutto grazie a chi si è fatto vivo per capire e ha già avuto una spiegazione.
Le prossime righe sono per gli altri.
La salute è per fortuna ottima, la Vita mi ha solo portato addosso (o sono io che me le sono volute indossare salvo poi accorgersi che non ne reggevo più il peso...) delle prove importanti rispetto alla "comfort zone" su tutti i fronti del quotidiano di ognuno di noi: lavoro, passioni e affetti.
Spesso non sono stato all'altezza di queste prove, sbagliando tempi e modi, abbracciando indecisioni o prendendo decisioni irrazionali e poco meditate, e inevitabilmente ci sono state delle conseguenze.
Ovvero degli eventi che non ho deciso io, ma in cui sono gli altri che hanno deciso per me.
Lo sconforto della sorpresa per queste decisioni frutto delle mie indecisioni o non capacità di discernimento, ora per fortuna sta lasciando il posto ad un flusso di coscienza e di verità: le prove ci vengono riservate allo scopo di farci crescere.
L'esito di questo discernimento, ancora "in fieri", verrà da oggi condiviso.
Perlomeno fino alla fine della transizione che mi porterà rapidamente ai miei cinquant'anni.
Ad meliora!
(nella mia foto di oggi, scattata oltre dieci anni fa: una lanterna di speranza nel buio della notte)