lunedì 19 settembre 2011

Cambio di stagione

Caffè nero ristretto e bollente. Poco zucchero, meglio senza.
"La caffeina scuote le mie voglie sto sempre sveglio" (Battiato-Sgalambro).
Braulio Riserva. Off course. E' meno nero del caffè, ha colori più tendenti al rossiccio, passando dal castano. Sicuramente più dolce nel suo retrogusto amaro di barrique.
Già, la barrique di rovere.
Rovere che viva svetta maestosa nella valle. Pensieri sfuggenti.
Inseguire un altro plenilunio: quello di settembre.
Location usuale ma non certo per inseguire la luna, ben più avvezza ai tramonti: la collina dei Cipressi.
Le dita appiccicose, raccogliendo a Galbusera Nera l'uva bianca stramatura per mondarne il marciume.
Acini scivolosi, afa opprimente che riga la fronte di sudore.
Si fa buio, tuoni in lontananza. Arriva la pioggia tanto attesa...
Profumo di bagnato...
Sguardo alla valle, perdendosi nella bruma.
Primo brivido di freddo, pelle d'oca in maniche corte.
E' finita l'estate? Forse sì forse no, ma più sì che no.
"Non ci sono più le mezze stagioni" (discorsi da bar).
Si fa autunno nella giornata con più temporali di tutta l'estate ormai finita.
Aria frizzante, "ma per le vie del borgo / dal ribollir de' tini /va l'aspro odor de i vini / l'anime a rallegrar". (G.Carducci, San Martino)
Sensazioni sparse, cuore sfuggente, pensieri tendenti all'infinito.
Confusione.
"Settembre, andiamo. E' tempo di migrare" (G. D'Annunzio, I pastori).
Sonno... Dormiveglia...
"L'alba di domani ci sorprenderà /addormentati ancora abbracciati / e lo stesso sogno ci trasporterà / oltre i confini più segreti" (Tiromancino, L'alba di domani).
Post confuso. Giorni confusi. Ma sinceri...
(nella mia foto di oggi: plenilunio settembrino dai Cipressi)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Post confuso?
In poche righe hai espresso flash di vita vissuta! Mi piace!

Piccola