domenica 27 settembre 2009

L'Essere sospeso

Una foglia. Sospesa. Sospesa tra ciò che era e ciò che sarà. Ovvero tra l'essere verdeggiante su un albero fornendo all'albero stesso l'energia per vivere grazie alla luce del sole e l'essere secca, a terra, prima di diventare Terra e fornire nutrimento alla Natura ed all'albero stesso. Una foglia sospesa...
Quante volte nella nostra Vita assomigliamo ad una foglia sospesa? Ovvero tra ciò che siamo stati e ciò che potremmo Essere? Il quotidiano combatte l'Essenza del bello: dovremmo avere più Tempo per la contemplazione: del bello e di noi stessi, del bello di chi ci circonda e della ricchezza d'animo di quelli che incontriamo sulle strade della Vita.
Invece ci troviamo sempre di più ad essere come dei polli in batteria, il cui unico scopo è quello di fare le uova. Schiavi troppo spesso di una gabbia che abbiamo costruito con le nostre stesse mani e che nessuno può aiutarci a distruggere perchè solo noi, che l'abbiamo costruita, abbiamo le chiavi per uscirne. Ma ogni volta che ci proviamo l'ardore di una nuova dimensione, sconosciuta, cede il posto alla comodità del quotidiano, dove conosci ormai tutto: anche se questo tutto s'ingrigisce, come il tuo animo.
E' un meccanismo perverso ed allucinante, che avviluppa sempre più persone, soldatini di un mondo che va sempre più alla rinfusa. Ci si sente sospesi, in attesa del vento che ci faccia decollare tra le sue raffiche, come un fuscello inerme.
Ma è Tempo di bonaccia, e la vela resta sgonfia, e la prua non rompe le acque della Vita con una scia spumeggiante...
(nella foto di oggi tratta da http://www.balconisullealpi.it: foglia sospesa)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Tempo di bonaccia... ma quanti anni hai? 200? ! C'è sempre qualcosa che si può fare.... devi solo pensare a quale possa essere il primo passo concreto e possibile.
Non è facile, ma a volte anche un piccolo passo è necessario.