sabato 26 dicembre 2009

L'Essenza della Luce di notte

La sera di Natale è stato più forte di me. Sono uscito di casa ai primi refoli di favonio. Ne ho sentito l'odore mentre salivo in macchina. Ho fatto quello che dovevo fare e, mentre ero sulla strada di casa, ecco che quel fanciullino che c'è in ognuno di noi ha bussato. Ed è stato più forte dell'anima razionale, alimentato dal favonio. E a quel punto, nonostante la stanchezza, s'è avverata la saggezza di Ligabue quando canta "...certe notti la macchina è calda e dove ti porta lo decide lei...".
E via, a catturare la Luce della notte, che il favonio aveva reso limpida in ogni dove. Sù, sù verso Colle Brianza... Direzione Nava, uno sguardo sull'oggionese ma sarà per un'altra volta e poi sù, nel centro di Giovenzana, dove mi cattura l'attenzione il castello delle campane illuminato, della Seicentesca chiesa di San Donnino. Con quel tetto a punta che sa' di montagna... Ogni volta che passo da Giovenzana mi sembra di essere in un paesino di montagna... Le strade strette, il profumo della legna arsa nei camini, il campanile a punta... Poi avanti verso Cagliano, cogliendo uno scorcio di pianura ed inseguendo con lo sguardo Montevecchia, che da qui si confonde con le mille luci dell'hinterland milanese.
Inseguendo la luce della pianura scendo di nuovo al piano, mi cattura lo sguardo il Buonmartino di Olgiate Molgora e poi è il mio faro che mi prende. Che mi dirige la rotta. E' il Santuario di Montevecchia. Di nuovo sù, sul colle più bello della Brianza, sù fino in alto, dove il favonio soffia ed è più freddo che al piano. Catturo la luce della pianura da Montevecchia, la luce dorata della Madonnina e quella psichedelica del Pirellone: luce gialla e luce azzurra, luce calda e luce fredda.
I vecchi muri restaurati della Ghisalba si ammantano della calda luce di una lanterna mentre il vento agita l'ulivo e increspa l'acqua di una pozzanghera su cui inizia a comparire il ghiaccio: un cartello sbatte ad una catena mossa dalle raffiche sempre più forti. Non sento più le dita, gelate dal freddo, mentre con la fotocamera cerco nuove luci nella notte: ma sento il cuore, e la mia serata di ricerca dell'Essenza della Luce di notte naufraga dolcemente nel Santuario di Montevecchia visto da Sud, da Madremolo. Faro nella notte, luminoso, dorato, orgoglio di ogni brianzolo. Caldo nella serata gelida...
Già, la serata è gelida. Ci vorrebbe un pò di vin brulè, ma questa è un'altra storia...
(nella mia foto di oggi: vista notturna del Santuario di Montevecchia)

2 commenti:

Brian ha detto...

Ciao Zar. All the best per il 2010.
Vale!

Giovanni Zardoni ha detto...

Grazie Brian. Di cuore! Ad meliora!