lunedì 28 aprile 2008

In volo tra pensieri e sussulti

L'esperienza del volo, su un aereo biposto (pilota davanti e passeggero dietro), a bassa quota per i cieli della Lombardia è una esperienza che provo da alcuni anni (come passeggero) ed è davvero bella ed emozionante. Quando sei in volo capisci che l'aria, che ti sembra invisibile e impalpabile quando da terra alzi lo sguardo verso il cielo, in realtà ha una certa consistenza e si comporta come l'acqua: e a volte ti trovi come se galleggiassi su un oceano mosso a cavalcioni di un piccolo tronco. Nella maggior parte dei voli e per la maggior parte di ogni singolo volo in realtà ti sembra (con un pò di abitudine, ovviamente) di essere seduto alla guida della tua auto e forse subisci ancora minori scossoni di quelli che subiresti in auto da passeggero (perchè una cosa è guidare, un'altra cosa è essere passeggeri di un'auto...) Volo mediamente tre ore, tra laghi lombardi, le Prealpi, le Alpi innevate, risalendo le valli e percorrendo le pianure. A volte più in alto, a volte più in basso. Colgo con lo sguardo l'arrivo della primavera, il verde del bosco che compare prima a bassa quota poi ad alta quota, la neve che ammanta i versanti a nord ed è già sciolta su quelli a sud... Guardando la superficie increspata dei laghi capisci se c'è vento e da che parte corre... Insomma, tante piccole cose da osservare che magari impari pian pianino dal pilota, che le osserva anche per condurre l'aereo nel migliore dei modi. Il volo aiuta il pensare...
Ieri pomeriggio ho volato per poco meno di tre ore. Decollo dall'aeroclub di Bergamo, poi via sul lago d'Iseo, la Valcamonica, le valli bresciane e poi un tuffo virtuale sul lago di Garda. Qui il mio occhio è stato catturato dalla penisola di Sirmione, o forse è stato il mio cuore che ha catturato gli occhi ed ha comandato agli stessi di scrutare Sirmione... Il cervello non è intervenuto, inteso come raziocinio, se no avrei dovuto scrutare l'orizzonte opposto a Sirmione. Poi scendiamo di quota ulteriormente e ci avviciniamo a Brescia, che sorvoliamo: il Castello, Piazza della Loggia, il Duomo... Un altro sussulto... Pensandoci poi, dopo il rientro, c'è un filo rosso che legava i due sussulti, reso nella mia mente ancor più chiaro mentre in auto rientravo da Bergamo scrutando il sole al tramonto di fronte a me: un sussulto che fa rima con ricordo. Un solo ricordo per due luoghi. E se come canta Jovanotti "la cura è spesso nascosta dentro alla malattia" forse la mia cura, oggi più di ieri, è nascosta in questo elisir: "chi si lega ai ricordi, non può andare lontano..."

sabato 26 aprile 2008

La saggezza, primo tesoro

Meditavo oggi su cosa si possa invidiare all'altro. La salute, la ricchezza, la bellezza, lo stile di vita... Ragionandoci sopra ho ritenuto di individuare nella saggezza il primo tesoro... Ovviamente dopo la salute, ma credo che una persona saggia sappia affrontare anche le eventuali vicissitudini di salute con uno spirito diverso. Una persona saggia riesce inoltre a tenere uno stile di vita che aiuta a conservare la salute fisica e mentale.
Se guardo alla mia vita passata con un po' di spirito critico, ciò che più mi è mancato nel passato più o meno recente è forse proprio un po' di saggezza. Non ho valutato tante situazioni della mia vita con saggezza, soprattutto in campo affettivo, gestendo sempre il tutto in un modo spesso sbagliato. Sbagliando pesi e misure. Ora come ora vorrei essere ancora più saggio, e so' che la mia vita potrà rifiorire come fioriscon i prati in questi giorni. " La mente del saggio conosce il tempo e il giudizio" (Qoelet, cap. 8,5)

giovedì 24 aprile 2008

Climax virtuali

Poco più di tre ore fa ho avuto una telefonata piuttosto agitata. Ma visto che il telefono è solo un mezzo dovrei dire: ho avuto una chiaccherata, o forse una discussione piuttosto concitata. Chissà perchè quando ci sono di mezzo i sentimenti abbiamo immanente in noi stessi una tendenza all'agitazione. Forse perchè ci si mette in gioco nel profondo, coinvolgendo parti di noi che sono celate ai più. E' un pò come la differenza tra fare l'Amore (non a caso con la A maiuscola) e fare sesso (non a caso con la s minuscola). So bene che sulla differenza intercorrente tra sesso e Amore aprirei un post che sarebbe infinito ed in ogni caso non esauriente: lo rinvio a tempi migliori. Stanotte volevo parlare dei "climax virtuali", intesi come i dialoghi che partono blandi e poi di battuta in battuta si fanno più duri e concitati. Ne ho vissuto uno proprio alcune ore fa, e come sempre accade questi dialoghi al "top del climax" vengono seccamente interrotti da una delle due parti: ancora non si è capito se fa più danno la parte che lo interrompe o quella che subisce l'interruzione: ma meno male che qualcuno lo interrompe, perchè l'infinito che ci avvolge ci avvolgerebbe in un climax infinito, sicuramente poco piacevole. Post un pò confusionario, ma oggi è così...

lunedì 21 aprile 2008

Il ticchettio della pioggia

Stanotte piove. Come spesso sta piovendo in questo aprile degno di uno dei suoi più noti proverbi: "Aprile, ogni giorno è un barile". Questo aprile piovoso sta facilitando il ritorno del verde smeraldo nei prati, nei boschi, sulle colline. Verde che esploderà con i primi tepori di maggio, che coloreranno i prati di fiori multicolori. Il ticchettio della pioggia mi concilia il sonno: è come una coccola virtuale...

mercoledì 16 aprile 2008

Frammenti comuni di tempi diversi

Alcuni frammenti musicali:
Jimmy Fontana, "Il Mondo", 1965:
"Il mondo
non si é fermato mai un momento
La notte insegue sempre il giorno
Ed il giorno verrà..."
Smoke City, "Underwater Love", 1997:
"After the rain comes sun
After the sun comes rain again..."
Jovanotti, "Temporale", 2008:
"Non si può scegliere un sogno non si può scegliere
Quando ti arriva ti arriva non c'è niente da fare
Le previsioni del tempo si posson prevedere
Ma un temporale che arriva non lo puoi fermare..."
I tempi son diversi, ma questi tre frammenti di altrettante canzoni hanno un qualcosa di comune. Forse lo scorrere del tempo che è come lo scorrere di un fiume. Forse la goccia che con somma pazienza scava il sasso. Ma perchè in tempi così diversi uomini diversi hanno voluto scrivere parole diverse nella forma, ma che hanno un abito comune? Forse perchè il tempo passa, cambiano i tempi, le situazioni, ma non cambiano le emozioni. O meglio: la radice delle emozioni. Come chiosava Franco Battiato nel 1996 (Di Passaggio): "Passa la gioventù, non te ne fare un vanto: lo sai che tutto cambia, nulla si può fermare". Forse ho usato troppo parole di altri, ma un senso lo trasmette anche questo post. Forse. Eternando una situazione...

lunedì 14 aprile 2008

Cambio di Governo...

Si è compiuto il rito delle elezioni politiche 2008. Elezioni sofferte, le prime dopo l'esplosione del "grillismo", dopo "La casta" vero best seller, dopo la caduta di un Governo solo dopo due anni di elezioni. Elezioni tanto temute dalla destra e dalla sinistra, che hanno portato il centrodestra ad avere una ampia maggioranza che dovrebbe garantire la governabilità del Paese. Il vero boom è stato quello della Lega Nord, che forse non faceva un balzo così in avanti dai tempi di "Tangentopoli": il partito guidato dall'inossidabile Umberto Bossi (con tutto quello che gli è capitato è ancora lì, e al di là della fatica nel parlare sembra che la mente politica la abbia davvero piuttosto lucida, non troverei altro aggettivo oltre ad "inossidabile") ha saputo utilizzare il "vento del Nord" come volano. Ora sarà curioso vedere il nuovo Governo Berlusconi all'opera, la situazione non è certo delle migliori e occorrerà vedere come "Il Cavaliere" riuscirà a mantenere le promesse: il primo campo di prova sarà costruire un Governo di soli 12 ministri, come promesso solennemente ancora questa sera al cospetto del grande anfitrione dottor Vespa: in questo tempo di sprechi denunciati la sola notizia da un senso di leggerezza: purchè non arrivino un centinaio di sottosegretari, come vengono chiamati i "viceministri". L'auspicio è questo. Ai posteri l'ardua sentenza... Osservo attentamente, con pieno rispetto per vincitori e vinti: da fuori è tutto facile, ma quando si vuole la bicicletta poi bisogna pedalare.

domenica 13 aprile 2008

Un luogo immobile, pensieri fuggenti...

Stasera ho rivisto una mia amica. A dirla tutta, dovrei dire: non un'amica qualunque, ma una mia ex. Serata tranquilla, positiva, che additerei di esempio a tutti quelli che dicono che non può esistere un rapporto di amicizia dopo una storia. Ad un certo punto lei mi ha proposto di raggiungere un luogo in cui insieme eravamo stati tante volte, a me molto caro. Un luogo unico, che prima o poi svelerò. Insomma, arrivato in quel luogo mi sono sentito turbato. Anche la luna è fuggita: quando sono arrivato, pur debole, era presente, tanto che faceva un pò di ombra, poco dopo è scomparsa dietro le nubi che preparano la pioggia di domani. Perchè mi sono sentito turbato? Perchè il luogo era immobile, ma i pensieri fuggenti. E i ricordi mi hanno avviluppato come tentacoli di una piovra... After the sun comes rain, after the rain comes sun, again...

Un tuffo nel web...

Dopo tanto pensare, come quando ti devi tuffare e non sai se l'acqua che troverai sarà fredda, tiepida o calda, mi sono tuffato nel mondo del blog. Un perchè non c'è, ma un motivo lo troverò. Ad meliora...