venerdì 13 novembre 2009

L'Essenza del Tempo

Il compleanno è sempre un giorno un pò particolare. Fa un pò il paio con la notte di San Silvestro, ma con minori limiti spazio-temporali. Ho passato tante notti di Capodanno ad osservare le faville di un falò di mezzanotte o di un caminetto carico di brace, al profumo della buccia dei mandarini bruciati sul fuoco di San Silvestro. E mentre osservo il fuoco faccio un bilancio dell'anno trascorso...
Il compleanno è più complicato. Il bilancio spesso lo fai della Vita fino a quel punto vissuta. In un virtuale pallottoliere sposti verso sinistra una pallina, che si aggiunge agli anni già trascorsi. Pensi a cos'eri giusto un anno prima come dieci anni prima. Percepisci l'Essenza del Tempo vissuto, senza trovare spesso una spiegazione logica e razionale degli accadimenti dell'ultimo anno.
La Vita è mutevole più dell'animo di una persona lunatica.
Meditavo sul fatto che ciò che entra nella tua Vita come una tempesta ne esce anche in fretta. Come un temporale, che arriva velocemente e passa presto, e subito torna il sole con l'aria più fresca ed il cielo più limpido.
Allo stesso modo ho rivisto il Bello vissuto negli occhioni verdi in cui son naufragato trovandoli meno infiniti di quelli che apparivano. Tutto d'un tratto, smitizzati... Dura Verità, ma Verità.
Non si può però passar la Vita a far bilanci della stessa. Ogni frammento che ci è donato va vissuto, e ripensando all'anno appena passato, difficile ed impegnativo, vien da pensare che a volte bisogna imparare ad esser più egoisti per essere altruisti. Non è un ossimoro forzato: è una considerazione reale. Se sei Te stesso, le persone più sincere busseranno alla tua porta. E' meglio che una sola persona ti guardi negli occhi ed in una frazione di secondo capisca tutto di Te che cercare di essere ciò che tanti vogliano che tu sia. Un albero che vive in un posto siccitoso sviluppa le radici per ricercare l'acqua nelle viscere della Terra.
M'abbandono al riposo, ringraziando i tanti che mi hanno portato i loro auguri. Un gesto di un secondo, un piccolo abbraccio virtuale.
Ed eterno le sensazioni che hanno segnato l'anno collocato tra il mio 35° ed il mio 36° compleanno, cogliendo pensieri scritti tra ciò che non è scritto, in rigoroso ordine sparso: sfida, delusione, malinconia, passione, inganno, godimento, oblio, scoperta, ovvietà, sorpresa, paranoia. Di tutto un pò. Tendendo all'infinito, ora e sempre. Forever.
Vi voglio bene!
(nella mia foto di oggi: sentinella della sera)

4 commenti:

Unknown ha detto...

bella riflessione. complimenti.

Anonimo ha detto...

come sempre profondo!bacio

Anonimo ha detto...

ah.. ma se ti sei accorto dopo quasi un anno, ed esattamente alla stazione di Oggiono che avevo gli occhi Verdi... complimenti acuta osservazione!!!!
ti ricordo un ultima cosa " NON ILLUDERTI""............

Giovanni Zardoni ha detto...

Se penso di aver capito chi sei, devo precisare:
1) che son circa quattro mesi che non ci vediamo e pertanto non erano i tuoi gli occhi verdi a cui mi riferivo. Erano occhi verdi del mio passato di cui sei a conoscenza, che non più di dieci giorni fa ho rivisto senza che mi dessero più particolari sensazioni;
2) non ho scoperto alla stazione di Oggiono che avevi gli occhi verdi;
3) sul "non illuderti": più realista di così, vista l'eterna ricerca...
Un abbraccio donna passionale