giovedì 31 dicembre 2009

A volte il cuore s'impaura...

Anche questo anno volge al termine, come ogni cosa, una volta finita. In ogni cosa c'è un inizio ed una fine, solo le storie d'amore non finiscono mai e solo l'infinito non va e non viene, perchè ci avvolge per sempre.
Alla vigilia del 2009, mentre salutavo un 2008 difficile e pesante, mi auguravo che il 2009 non fosse solo un Nuovo Anno, ma un Anno Nuovo.
Ed ora son qui a salutare un 2009 difficile e pesante, augurandomi che il 2010 non sia solo un Nuovo Anno, ma un Anno Nuovo.
I pensieri di commiato e di attesa sono gli stessi quindi.
Lo stato fisico e metafisico invece?
Sicuramente entrambi sono messi meglio rispetto ad un anno fa, ed ecco che allora qualche novità positiva nel 2009 c'è pure stata. Certo forse avrei voluto muovermi di più dalla posizione in cui ormai sono un pò ingessato, però appena ci provo le ossa scricchiolano ed il cuore s'impaura.
Ed anche nel 2009 non ho visto il mare: non lo vedo dal mese di settembre del 2007, quasi fosse una sorta di maleficio... Incredibile, neanche dovessi raggiungerlo con un calesse... Ma sul tema del mare tornerò nei primi giorni del 2010, a lui so' già che dedicherò il mio primo post del 2010.
Per il resto il 2009 mi ha portato tanta esperienza ed a 360°, di questo sono grato a questi ultimi 365 giorni e a tutte le persone che in qualche modo, interagendo con me, sia nel positivo che nel negativo, mi hanno portato questa esperienza.
Esperienza fa rima con sapienza ma non con saggezza: eppure la prima la si ha di Natura, mentre la seconda la si acquisisce applicandosi quotidianamente agli accidenti della Vita.
L'auspicio per il 2010 è quindi lo stesso degli ultimi dodici mesi: aumentare la saggezza. Perchè, se ben ci penso, quello che nel comune sentire si può definire uno stato di confusione mentale è ordine, rispetto alla eterna entropia della mia mente.
Intanto nella prossima notte, mentre il 2009 sparirà dietro l'orizzonte, cercherò come ogni anno le faville nella brace di un camino: Luce sfavillante...
Forza e coraggio!
E quando il cuore s'impaura, non abbiate paura a cercare un abbraccio o a lasciar sfuggire una lacrima. Io già lo faccio...
A tutti un sereno 2010!
(nella mia foto di oggi: il panorama notturno da Montevecchia mio compagno di tante meditazioni)

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Che belle parole, come sempre sanno toccare il cuore!Non c'è che dire: sei proprio in gamba!
Ti auguro un felicissimo 2010, che tutti i tuoi desideri e attese si possano realizzare, tanta serenità e, come dici alla fine, non aver paura a cercare un abbraccio e a chiedere aiuto quando ti serve!
Un bacio grande

Anonimo ha detto...

Ho lasciato molte cose dietro di me, ho lasciato cose importanti, altre futili e banali.
Spesso ho confuso il vivere con l'esistere, e spesso dal vivere sono stato deluso.
Ho viaggiato tra silenzi di spogliate colline, ho corso su sentieri di speranza e di magnificenza arcana, ho vissuto tra le rime e delle rime mi sono nutrito.
Ho gettato alle oriche i corpi che sono stato, e mi sono cibato di serpi velenose quando il pendolo batteva i rintocchi dell' oblio.
Ebbi il vento contro, e lo indirizzai altrove, piangendo la mia sconfitta.
Accudii le mille sere, e il tempo rincorse sghignazzando le orme di giganti sconfitti.
Oh dov'eri? Quale primavera ti rapì? E quale inverno ti ricondusse a me?
E tu vento, soffierai piu' forte, diventando burrasca.

Giovanni Zardoni ha detto...

@Al primo anonimo: un grazie
@Al secondo: non capisco il nesso con il mio post, è un copia/incolla compresi i refusi (oriche anzichè ortiche) di un commento a questo post di altro blog:
http://ioballodasola.blogspot.com/2009/11/spettacolo-arakneun-po-di-me.html

Fenice69 ha detto...

...non so come sono capitata qui...nel tuo blog... cercavo informazioni sull'isola del giglio d'inverno...parto fra qualche giorno per una "fuga" dai problemi, dai pensieri tristi, dal destino... é una sfida con me stessa, la voglia di trovare pace, sincerità, silenzio e profumo di mare. Vecchie mura che se potessero parlare racconterebbero storie incredibili..voglio appoggiare la mia mano su quelle pietre fredde e cercare di ascoltare e magari trasmettere anche la mia, di storia...farò un sacco di foto...immagino ti piaceranno...te le manderò...scusa dello sfogo. Un saluto a te, amico sconosciuto.

Giovanni Zardoni ha detto...

Cara Fenice69,
verrebbe da dirti "ti raggiungo lì".
Quelle mura hanno una parte di me, una parte formata da gioia e tristezza contemporaneamente.
Quel luogo mi ha ospitato in un momento molto particolare.
In ogni caso grazie del commento e, se vuoi, puoi contattarmi anche privatamente, la mail è visibile nel profilo.
Un abbraccio