domenica 14 dicembre 2008

Avere un paese


Stasera mentre ero in auto delle luci hanno catturato il mio sguardo. Ho notato in lontananza delle luminarie natalizie particolari: erano delle linee molto semplici, di tipo artigianale, e salivano come gradini verso la cima di una collinetta. Ho invertito la marcia e mi sono avvicinato, avendo capito che era la collina di Beolco, a Olgiate Molgora. Giunto di fronte alle luminarie mi si è presentato lo spettacolo che ho immortalato nella foto riportata qui sopra, che se non è un granchè dal punto di vista fotografico ha fermato l'emozione che avevo dentro di me. Una emozione atavica... In effetti quelle luminarie erano molto semplici, delle normalissime file di lampadine senza disegni particolari, alcune bianche, altre colorate, issate tra pali di legno o tra le case sulla sommità della collina. Mi hanno dato un senso di artigianale, di un qualcosa che non si assapora più se non nelle piccole località dei piccoli paesi: come Beolco per l'appunto. Sono quelle piccole località dove forse ancora oggi si riesce a vivere il senso del paese, in un mondo che tende sempre più a spersonalizzare ogni cosa. Rivivo un pò stasera quanto avevo già scritto nel mio post del 15 maggio 2008 dal titolo "Insegna tipica: "osteria". Rivivo le parole di un grande scrittore italiano, Cesare Pavese: "Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c'è qualcosa di tuo e che anche quando non ci sei resta ad aspettarti".
Forse quando scrivo queste cose un pò di nostalgia si fa viva dentro me. Ma è una nostalgia strana. Normalmente si ha nostalgia di qualcosa che si è vissuto: in questo caso ho nostalgia di qualcosa che non ho vissuto se non indirettamente, ascoltando parole d'altri od osservando i piccoli borghi nella nostra Brianza. E' la nostalgia dell'essere paese, qualche decennio fa...
(nella mia foto di oggi: Beolco di Olgiate Molgora, luminarie natalizie; dicembre 2008)

1 commento:

Anonimo ha detto...

molte volte... le piccole cose sono quelle che ci emozionano di più... i piccoli gesti, le cose semplici, alcune frasi...
Bravo Giò... continua a vivere così... infinitamente semplicemente essenzialmente!