sabato 6 dicembre 2008

Storie di Terra. Oltre il visibile.

Ho recentemente tenuto quattro serate a Sirtori, organizzate dal Comune e dagli Alpini, sui prodotti agricoli di Sirtori e della collina di Montevecchia e del relativo Parco. S'intitolava "I Sapori del Parco", nell'alveo tracciato da una analoga iniziativa (forse più di massa...) che avevo organizzato negli anni scorsi per il Parco Regionale di Montevecchia e Valle del Curone. Ho sempre avuto la passione di conoscere il più possibile le tradizioni e i prodotti della mia Terra, a cui sono molto legato. Devo dire che le quattro serate sono state davvero fantastiche. La gente che è intervenuta era davvero molto interessata agli argomenti ed i produttori agricoli o gli artigiani alimentari presenti sono stati splendidi. Si è aperta una sorta di finestra sulla Terra, oltre il visibile. Nelle storie di tanti prodotti e nelle tante storie di Vita di chi produce si sono ritrovate sensazioni ed impressioni che la Vita quotidiana tende a sfumare. Ogni prodotto ha dietro una storia, che parte dalla Terra e continua in un rapporto tra Terra, uomo e animali. Madre Terra, mi verrebbe da dire... Sarà anche stato l'ambiente molto familiare come può solo essere una baita degli Alpini (se non ci fossero, bisognerebbe inventarli) con il camino acceso ma davvero si sono vissuti momenti particolari. Iniziando dalla storia del latte, di capra e di mucca, e i relativi formaggi; proseguendo con i vini, somma manifestazione dell'Essenza della Terra: "Il vino è la poesia della Terra", scriveva Mario Soldati. E poi il miele, prodotto del nettare e delle api, silenziose lavoratrici che sono purtroppo decimate da pesticidi usati soprattutto per il mais; i dolci, che hanno nel lievito madre, tramandato di padre in figlio, il loro cuore; le erbe aromatiche ed officinali, prodotti della Natura con proprietà benefiche spesso sottostimate e non conosciute compiutamente. Sentendo queste storie, ritorna il senso della misura, il senso dell'Amore della Terra, il senso che "ogni cosa ha il suo tempo, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo" (Qoelet). Grazie a tutti voi: Maurizio, Samuele, Raffaele (formaggi), Claudia e Mario (vini), Elio e Antonio (miele), Emanuele (dolci), Giancarlo e Albertina (le erbe aromatiche ed officinali). Grazie a tutti quelli che hanno condiviso questo viaggio, che avrà una nuova parentesi nella prossima primavera. Grazie a tutti voi, quando coltiverò la mia piccola vigna mi sentirò meno solo... Forse farò qualche post anche su queste storie. Meditiamo ed agiamo.

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