venerdì 2 gennaio 2009

Orione, il signore dell'inverno


"Puoi tu annodare i legami delle Plèiadi o sciogliere i vincoli di Orione? Fai tu spuntare a suo tempo la stella del mattino o puoi guidare l'Orsa insieme con i suoi figli?" (Libro di Giobbe, capitolo 38, 31-32). Il legame tra l'uomo e le stelle è infinitamente infinito. Già la Bibbia, nei versetti qui richiamati, ne decanta la magnificenza. Le Sacre Scritture citano in questo passaggio quattro grandi protagonisti del cielo: le Plèiadi, ammasso di stelle di intenso candore; l'Orsa, non precisata se quella Maggiore o quella Minore, una delle quali ha nella stella polare la bussola naturale che ha guidato tanti naviganti dai tempi che furono; la stella del mattino, che dovrebbe essere Venere (anche se è un pianeta); ed infine, non lasciato casualmente per ultimo, Orione: il signore dell'inverno. Credo che non occorra essere astronomi od astrofili per riconoscere questa magnifica costellazione nei cieli stellati e gelidi dell'inverno. La si vede, oserei dire, anche ad occhi chiusi: così eterea, così grande, così perfetta. Per me l'inverno non è tale se non vedo Orione. Quando osservo il cielo nelle notti d'inverno ne cerco la forma come una specie di mantello cosmico di protezione. E' per me una sorta di stella polare. Alcune cose ci si legano senza motivo con un legame che poi non ha invece motivo di cessare. Una di queste è per me Orione. Ricordo quella costellazione osservata in tante notti diverse, con stati d'animo diversi. Ancora oggi, poco fa, l'ho cercata con lo sguardo. Ma oggi c'è nebbia qui al piano, e la galaverna rende ancora più scheletrici gli alberi spogli, cristallizzando la neve in un banco di marmo bianco. Che neanche il vento scolpirà... Ma presto, molto presto, nuova neve fresca restituirà poesia al paesaggio. E dopo la nuova nevicata, alla prima notte serena, Orione ricomparirà tremolante a contendere la scena celeste alla Luna.
(nella foto di oggi tratta dal web: la costellazione di Orione)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Orione, nei cieli invernali non ancora inquinati dalla luce, incombe ancor più maestosamente. Chissà cosa avranno provato gli antichi brianzoli vedendolo, vegliando nelle lunghe e buie notti invernali di una volta.

Giovanni Zardoni ha detto...

Forse quel qualcosa che ci lega a Orione è il trait d'union con la nostra cara Brianza che fu, luogo verde ed elevato al cielo: Brig-Aan.