domenica 25 gennaio 2009

Gutta cavat lapidem

"La goccia scava la pietra". Gli antichi già avevano capito come sia la perseveranza e la pazienza la vera forza di un uomo. Troppe volte abbiamo invece la tendenza a voler vivere tutto e subito, senza avere la giusta tenacia per raggiungere un obiettivo che, se non riusciamo ad ottenerlo subito, ci sembra tanto difficile ed irraggiungibile da rinunciare. Invece il segreto è quello di avere sempre la giusta pazienza, come la goccia d'acqua che pian pianino cade sul sasso lisciandolo e scavandolo. Se per un certo periodo di tempo la goccia non cade l'erosione del sasso ovviamente non prosegue, ma non succede neanche che il sasso si riformi. Quindi, come ricompare, la goccia riprende il lavoro dove l'aveva lasciato. Negli obiettivi che ci poniamo dobbiamo essere sempre più simili alla goccia: avere la necessaria tenacia, non avere fretta, sapersi anche fermare per poi riprendere e soprattutto non demordere anche quando la salita sembra sempre più dura. Bisogna prima di tutto credere in ciò che si fa: e poi i risultati, prima o poi, arriveranno. L'obiettivo che non si riesce a raggiungere può essere in qualche modo "pre-assaporato" con la teoria leopardiana "dell'aspettazione del piacere", che può darci quella forza che magari ci manca. (nella foto qui sopra, dal sito http://www.balconisullealpi.it/: il torrente Troggia in Valsassina)

3 commenti:

Anonimo ha detto...

"sempre che tutto si possa comprendere".......ma a volte serve pazienza per capire quello che ora non possiamo capire.......COGITO ERGO SUM....

Romina ha detto...

Un post che invita alla speranza e all'ottimismo, e che offre uno spunto di riflessione.

Concordo.

Giovanni Zardoni ha detto...

@anonimo: il "cogito ergo sum" ci sta come il cacio sui maccaroni...
@Romina: grazie di cuore :-)