A volte fai il duro. Altre fai il figo. Ed ecco che puntuale la Vita ti frusta, ti dice sottovoce "attento che stai esagerando" e se non la ascolti la sua voce si fa sempre più forte fino a trasformarsi in un rumore fragoroso. Ed è così che ti stordisci, ed è così che ti trovi a camminare barcollando, senza trovare il luogo in cui il tuo animo possa trovar quiete.
E' in questo eterno viaggio che, dopo lo stordimento supremo, ti trovi con il silenzio dentro ed intorno a te. Tu sei lì, in una situazione che non ha nè capo nè coda, uno stato fisico e d'animo che non hai scelto ma nel quale ti sei trovato, e tutto ciò che hai intorno perde il colore. Vuoi solo ritrovare il senno e stare bene, senza quella sensazione che ti porta a far decollare la testa verso spazi sconosciuti. E' come se ti trovassi in una nuova dimensione, ma con il desiderio di tornar presto nella tua, di dimensione.
E, appena ritrovi la tua dimensione, ti senti più piccolo, ti sembra di avere imparato la lezione: ma puntualmente, prima o poi, tornerai a sbagliare, perchè l'imperfezione del mondo altro non è che la somma delle imperfezioni di ognuno di noi...
(nella mia foto di oggi: tardo tramonto a Calco)