Ci facciamo tante, troppe domande. E più la Vita si costella di vicende che ci segnano e più, la volta successiva, aumentiamo la dose delle domande.
Sto vivendo un periodo pieno di domande, soprattutto rispetto a come vengo percepito agli occhi dei più. Quando ti impegni in qualcosa in cui credi sei più forte di ogni ostacolo, ma quando gli ostacoli arrivano prima improvvisi ed inaspettati e poi attesi e numerosi anche dal cosidetto "fuoco amico", ti sembra di assistere ad un "tiro al piccione"...
Reset.
Io vado avanti con la testa alta. Voglio essere coerente fino in fondo. Anche nello sbaglio, se servisse. E con questa concentrazione di domande focalizzate su uno solo dei miei molteplici aspetti attraverso i quali mi rapporto con gli altri, voglio liberare il resto dalla mente ed affidarlo al cuore. E' forse la prima volta che ho la percezione di avere una maturità sufficiente ad aggirare le consuetudini che mi han sempre portato a sbagliare.
Ma questa volta il sussulto vibra nella parte più recondita del mio animo. E' un vibrare d'infinito, per essere parte di esso, grazie ad esso. Per troppo tempo sono stato "sentinella della sera" del mio animo: questa volta il cambio della guardia non c'è stato: il castello è sguarnito, custodito solo dalla luce delle stelle tremolanti...
(nella mia foto di oggi: sentinella della sera)