Si può camminare con un passo spedito, e si sentirebbe la tensione dei propri muscoli all'opera.
Oppure si può camminare con un passo lento e in quel caso, oltre a sentire il ritmo blando dei propri passi, si sentirebbe anche la voce della propria mente. O del proprio cuore...
Ci si può concentrare più sulla fisicità o sull'Essenza metafisica, ma la Vita è sempre una scelta. Una scelta quotidiana, che si prende in ogni piccolissimo gesto, in ogni frammento di Vita che si vive.
Credo molto alla teoria per la quale ogni piccola scelta concorre ad una scelta grande.
Credo al fatto che la cosidetta piccola Storia sia la trama su cui viene ricamata la grande Storia.
Credo molto ai campanili ed ai focolari. Ovvero credo al senso del Paese, che ho già celebrato in un post del 14 dicembre 2008, citando Cesare Pavese. Eppure quel borgo che citavo, durante lo scorso Natale, non ha più fatto le luminarie che avevo fotografato per il blog: forse anche lì qualcosa è cambiato e se così fosse, son contento di avere colto l'ultimo frammento di una tradizione ed averlo qui eternato.
C'è una canzone della premiata coppia Sgalambro-Battiato che dice testualmente: "se vuoi conoscere i tuoi pensieri di ieri osserva il tuo corpo oggi, se vuoi sapere come sarai domani osserva i tuoi pensieri di oggi" (Il cammino interminabile, 2001). E' proprio vero, ed è questo il senso di quanto scrivevo poco sopra.
Stasera è una di quelle sere in cui, camminando nel gelo lentamente, sentendo i miei passi blandi, ho ascoltato la voce del mio cuore che mi diceva che quanto sono oggi, è figlio di quanto ho scelto ieri. E quello che sarò domani, sarà figlio di quello che sceglierò oggi.
Tutto scorre. Come nella spettacolare immagine del tramonto sul lago, a Varenna, che pubblico stasera. Nell'immobilità dell'imbrunire, il battello scorre via con giochi di luce sul lago...
(nella foto di oggi tratta da http://www.balconisullealpi.it: tramonto a Varenna)
Oppure si può camminare con un passo lento e in quel caso, oltre a sentire il ritmo blando dei propri passi, si sentirebbe anche la voce della propria mente. O del proprio cuore...
Ci si può concentrare più sulla fisicità o sull'Essenza metafisica, ma la Vita è sempre una scelta. Una scelta quotidiana, che si prende in ogni piccolissimo gesto, in ogni frammento di Vita che si vive.
Credo molto alla teoria per la quale ogni piccola scelta concorre ad una scelta grande.
Credo al fatto che la cosidetta piccola Storia sia la trama su cui viene ricamata la grande Storia.
Credo molto ai campanili ed ai focolari. Ovvero credo al senso del Paese, che ho già celebrato in un post del 14 dicembre 2008, citando Cesare Pavese. Eppure quel borgo che citavo, durante lo scorso Natale, non ha più fatto le luminarie che avevo fotografato per il blog: forse anche lì qualcosa è cambiato e se così fosse, son contento di avere colto l'ultimo frammento di una tradizione ed averlo qui eternato.
C'è una canzone della premiata coppia Sgalambro-Battiato che dice testualmente: "se vuoi conoscere i tuoi pensieri di ieri osserva il tuo corpo oggi, se vuoi sapere come sarai domani osserva i tuoi pensieri di oggi" (Il cammino interminabile, 2001). E' proprio vero, ed è questo il senso di quanto scrivevo poco sopra.
Stasera è una di quelle sere in cui, camminando nel gelo lentamente, sentendo i miei passi blandi, ho ascoltato la voce del mio cuore che mi diceva che quanto sono oggi, è figlio di quanto ho scelto ieri. E quello che sarò domani, sarà figlio di quello che sceglierò oggi.
Tutto scorre. Come nella spettacolare immagine del tramonto sul lago, a Varenna, che pubblico stasera. Nell'immobilità dell'imbrunire, il battello scorre via con giochi di luce sul lago...
(nella foto di oggi tratta da http://www.balconisullealpi.it: tramonto a Varenna)