Qualche giorno fa osservavo il lago di Pusiano al tramonto.
I campanili dell'alta Brianza erano un'accozzaglia di "Ave Marie" serotine.
Avete in mente quando un campanile parte e poco dopo ne parte un altro magari con la stessa melodia e l'eco dell'uno si sovrappone a quello dell'altro? Ecco, un'accozzaglia...
Ho scattato una fotografia, una delle tante, che aveva forse l'unico pregio di ritrarre un soggetto diverso dalla "solita" Montevecchia. Ma la foto non mi convinceva, era un chiaroscuro troppo velato. L'ho guardata e riguardata, ma la convinzione non saliva, e l'ho messa da parte.
Stasera invece son qui che la pubblico sul blog per condividerla insieme ai miei pensieri. Cosa è cambiato in questi pochi giorni? Forse solo la percezione che ho della foto. Ora mi piace, mi dice qualcosa...
Non ci vuole un grande volo pindarico per accostare quella foto a tante situazioni della Vita. Un giorno ci danno una certa impressione, magari coperta dalla "solita" polvere del quotidiano. Un altro giorno, qualche ora dopo, le ricordiamo illuminate da una Luce strana, diversa.
E percepiamo sensazioni stranissime.
Spesso e volentieri tutto questo succede dopo avere affrontato bivi tutt'altro che facili. Bivi che sono spartiacque dell'eterna lotta tra Mente e Cuore, tra Sesso e Castità, tra il Bianco ed il Nero, tra la Pazienza dell'attesa e l'Istinto della passione.
Il mio pensiero quella sera andava sul lago dorato. Non per copiare il celebre "Va Pensiero" del Nabucco negli ultimi tempi tanto di moda, ma per descrivere una immagine che è ancora bene impressa nella mia mente.
Il mio pensiero questa sera va in cerca di un ricordo. Non per copiare il pensiero che qualche giorno fa andava sul lago dorato, ma per rivivere lo splendore del cogliere qualcosa di proibito, che non appena lo cogli già ti manca, quando ancora ne hai le mani sporche ed il sapore in bocca.
Meditare troppo a volte non serve, nè prima nè dopo. Bisogna vivere...
(nella mia foto di oggi: tramonto sul lago di Pusiano)