mercoledì 29 dicembre 2010

Tra le feste comandate...

Eccoci qui nel bel mezzo delle feste comandate. Il bilancio di fine anno (quale assurdo rito, ne sono consapevole...) lo rinvio di un paio di giorni, ma in questi giorni che per contrappasso a facili bagordi ti propongono giornate nelle quali la forma fisica non ti assiste, mi sovviene una meditazione che trovo tale e quale negli ultimi anni, e sempre in questo periodo. Più precisamente negli ultimi tre anni: un numero per nulla legato al caso.
E' per il terzo dicembre consecutivo che nei giorni conclusivi dell'anno la forma fisica non mi assiste. Nulla di grave sia chiaro, malesseri di stagione, ma quanto basta per avvelenare il clima che mi circonda e costringermi ad una sorta di ritiro preventivo. Pare quasi una sorta di "somatizzazione" di un qualcosa che si annida nel profondo del cuore.
Da indagare nel campo dei Chakra.
Per l'intanto, barra a dritta in questi giorni di nebbia. Pronti a doppiare impavidi il faro del 31 dicembre 2010, evitando sia gli scogli che gli iceberg.
(nella mia foto di oggi: luminarie natalizie tradizionali a Beolco di Olgiate Molgora)

venerdì 17 dicembre 2010

Incantesimo

Oggi è caduta di nuovo la neve. Leggera, sfuggente, asciutta, gelida. Ha colto di sorpresa, ne è caduta più del previsto... Perchè tanto le cose vanno come devono andare...
A volte ti trovi al centro di situazioni che non condividi nel loro svolgersi, che vorresti andassero diversamente, che magari sei convinto di cambiare. Ma troppo spesso ti rendi conto, rigorosamente e sempre solo dopo, che non le hai cambiate, ma loro hanno cambiato te. A volte ti arrovelli consumando energie e dissipando le tue forze e non ti accorgi che è inutile...
"Se sapessi come devono andare le cose, se sapessi la causa di ciò che mi accade, sarei un Re..." E' una frase nella quale spesso mi rifugio, ultimamente. Una via di fuga a domande scomode, ma poste in buona fede. E sempre da terzi. Perchè anche l'oggettività a volte è soggettiva.
Nell'eterno divenire, i giri di boa si susseguono e, come in una regata, ti prepari al cambio di vela. Ma che sia vela di bolina o vela di poppa, se arriva la bonaccia, nell'uno e nell'altro caso, ti fermi. A volte in mezzo al mare, più spesso in mezzo al guado delle decisioni rinviate.
Spesso si vivono incantesimi attraverso i quali si vive la sensazione dell'assenza di gravità. Cerchi di spostarti, ma ti trovi a fluttuare senza meta. Vorresti reagire, ma ogni sforzo in quella fase è inutile. Allora ti accorgi che ti conviene serbare le forze per quando le condizioni muteranno.
La bussola ruota impazzita per non farti ritrovare la tramontana, le nubi nascondono la stella polare di notte ed il sole di giorno. Una nebbia fitta sposa il cielo con il suolo innevato ed il senso dello smarrimento si fa sempre più presente.
E, alla fine, ti trovi come la rosa della foto di oggi: che non ha fatto in tempo ad appassire e perdere i petali, librandosi nel vento, ma è stata colta di sorpresa dalla neve.
Perderà i colori, in attesa del disgelo...
(nella foto da www.merateonline.it di oggi: rosa nella neve)