Ieri mattina mi sono trovato sotto i portici di una delle piazze della Brianza lecchese. Era l'orario di punta, quello nel quale le persone, soprattutto casalinghe e pensionate, si trovano per strada per le compere e le commissioni del quotidiano. Il pane ed il latte, la posta per le bollette che scadono, la banca, una preghiera in chiesa per chi è credente, il primo bianchino o caffè di giornata per gli uomini...
E' una specie di appuntamento non dato ma trovato. Una casualità non casuale. Lucio Battisti e Pasquale Panella, in una canzone ("Tu non ti pungi più"), scrivono al riguardo: "per i tuoi puntuali appuntamenti molto occasionali".
Mentre camminavo sotto questi portici mi son sentito viaggiatore in quel Paese, anche se di fatto estraneo. Ho pensato a quanto la nostra Vita ci costringe ad una routine quotidiana che facciamo sempre più fatica a rompere, un pò per comodità ed un pò per impossibilità.
Il corso della Vita è piuttosto strano. Ormai vedo davanti agli occhi ogni giorno storie di Vita sempre più simili: si lavora una Vita per pagare la casa di proprietà che poi si vende per pagarsi le spese di assistenza quando si invecchia. Che strano...
Forse per questo bisogna avere il coraggio di porre un freno alla propria Vita che spesso ci travolge. Riprendersi del Tempo per sé stessi e per le persone che abbiamo care, che il più delle volte sono quelle che poi subiscono le nostre lune quotidiane conto terzi.
Per fare cosa?
Di tutto di più, ma soprattutto riposare la mente. E meditare, davanti ad un tramonto, osservando l'orizzonte che si fa sempre più scuro per cedere il passo alla notte.
Da questo punto di vista, le mie recenti vicende politiche non sono poi una grande disdetta...
(nella mia foto di oggi: cipresso al tramonto a Pianello di Perego)
mercoledì 8 giugno 2011
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