martedì 22 novembre 2011

E l'animo si permea d'autunno

L'autunno è bruma. L'autunno è tramonti più densi, che quasi mordi con lo sguardo. L'autunno è la prima brina. L'autunno sono le foglie che si librano nel vento. L'autunno sono i boschi che si accendono di Luce anche quando sono avvolti nella nebbia.
Vivo questo autunno con l'animo in piena "recherche". Una "recherche" senza fine, dato che è alimentata dal continuo vestirsi d'infinito. Ma mi sento un pò come foglia d'autunno, che si abbandona al suo ineluttabile destino.
E' sempre più necessario abbandonarsi per non essere abbandonato. A volte diamo a tutti talmente tanto, dispensando energia ovunque, che poi non resta più nulla per noi stessi. La nostra fonte inesauribile di energia che fluisce in ogni dove, illuminando chi ci circonda, tutto ad un tratto si dissecca, ed anzi si trasforma in una sorta di "buco nero" che cattura ogni cosa, compresa la Luce di chi ci circonda.
E il Tempo scorre, la Vita fluisce. Inesorabile.
Un'altra stagione ci guida verso la fine di un anno strano, senza certezze apparenti. L'unica certezza ormai è legata al nostro Essere, occorre prioritariamente focalizzarsi su noi stessi, per evitare una drastica distonia. I migliori strumenti anche se suonati dai migliori strumentisti produrrebbero un'accozzaglia di suoni se non fossero accordati e non seguissero un direttore d'orchestra. Dobbiamo avere la capacità di dirigere gli strumenti del nostro animo, e tenerli accordati riposizionando le nostre scale di percezione per non sentire caldo quando fa freddo e freddo quando fa caldo.
Il mio animo in questo periodo pare la prova degli strumenti che si fa prima di un concerto: è oltre l'accozzaglia di suoni. Devo ritrovare l'Essenza del Bello, distaccandomi dalle zavorre che mi fanno volare basso, per tornare a danzare nell'infinito.
Fosse facile, ma occorre ritrovare il bandolo della matassa: che forse ho volutamente aggrovigliato per non andare oltre, prigioniero di fantasmi del passato che compaiono magicamente quando meno te lo aspetti.
"C'èst la vie..."
(nella mia foto di oggi: autunno di Brianza)

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