E' incredibile come a volte taluni luoghi riescano a generare dentro di noi delle sensazioni che sembravano sopite ed invece in un attimo si rianimano, senza spiegazione logica. Credo che lo stesso effetto dato dai luoghi possa essere generato in generale da qualcosa legato ai cinque sensi. Pensiamoci un attimo: la stessa sensazione che ci viene data da un certo luogo (la vista) può esserci data da un profumo (l'olfatto), da una musica od una canzone (l'udito), da un particolare vino o cibo legato ad un momento particolare (il gusto) e infine da un contatto, un abbraccio, una stretta di mano (il tatto). Stasera mi sono trovato, mio malgrado, in un luogo in cui non passavo da tempo (e non a caso... per l'appunto) ed uno dei miei cinque sensi (la vista) è stato stimolato dalle immagini di quel luogo ed ha generato in me delle emozioni e sensazioni di un certo tipo, che erano racchiuse nel mio cuore. Il tempo è la giusta medicina, si dice, ed io stasera ho capito che ne ho bisogno ancora un pochetto. Tutto non ha una spiegazione logica, me ne rendo conto, e rappresenta quindi uno di quei "locus desperatus" di un utilizzo del raziocinio che non sempre riesce a spiegare tutto: ma questa è un altra storia, o meglio, mi son promesso di parlare di questo secondo "locus" nei prossimi giorni. Oggi ho però capito cosa non farò a Natale... O meglio, cosa non dovrei fare. Poi volere è potere... E' difficile spiegare le sensazioni con le parole, ma l'immagine è uno strumento che è maggiormente condivisibile: ed è la foto di stasera...
(nella foto di oggi di Stefano Anghileri: Lecco, Lungolario Isonzo)
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