venerdì 30 ottobre 2009

Scrivo poco... Ma penso molto!

Ultimamente ho scritto pochi post, me ne rendo conto. Ma in realtà ho pensato molto. Dopo aver pensato si può scrivere. Ricordo che ai tempi del liceo non avevo nessun problema a scrivere i temi direttamente in bella: ho sempre avuto un buon rapporto con la parola, sia parlata che scritta. Ma non basta creare immagini distorte con le parole, forse le stesse devono anche avere un senso. E' quello che in questi giorni sto cercando.
E' un periodo in cui mi si aprono spesso flashback del passato, anche molto remoto. Addirittura il liceo ed i suoi compiti di analisi, dove veleggiavo con i miei voti in spazi tendenti all'infinito, ma di segno meno... Non so se ho mai raggiunto una sufficienza in matematica, la vivevo come una cosa estremamente astratta. Ricordo un paio di mie compagne di classe che invece la sciorinavano alla grande, ed in effetti mi pare che poi si siano iscritte alla facoltà di matematica. Beate loro...
Io amavo la letteratura, ma non ero un umanista pieno: infatti il latino lo mal digerivo. Insomma, già all'epoca non avevo avuto un percorso lineare. Eppure ricordo due ultimi episodi: l'anno in cui ho fatto il rappresentante di istituto (forse l'impegno amministrativo ce l'avevo nel sangue) ed il giudizio di maturità. Si, perchè se ancor oggi lo rileggo, e per caso mi è capitato ieri tra le mani, è in qualche modo aderente alla mia realtà, mi disegna bene: e con le lamentele diffuse sul mondo scolastico dell'oggi è forse già un bel risultato.
Ecco, sono passati ben 15 anni da quell'esame, quasi la metà della mia attuale Vita. Era il giugno 1994, e dopo l'esame di maturità mi attendeva un'estate intensa, estasiato da un vestitino a fiori indossato da una avvenente fanciulla che di lì a poco sarebbe diventata la mia migliore amica degli anni successivi: una esperienza coinvolgente, unica. In quindici anni di acqua sotto i ponti ne è passata anche su questo tema ed ormai le nostre strade si sono divise alla grande, ma certi ricordi davvero sono indelebili.
Mi è scappata la penna, si direbbe ai tempi. Ora invece devo dire che mi sono scappate le dita sulla tastiera. Volevo parlare dell'autunno, e sono finito a parlare dei miei ricordi da liceale... Incredibile! Ma per l'autunno c'è ancora Tempo: gli alberi si sono di colpo accesi di colori, e quest'anno i contrasti sono ancora più evidenti perchè i prati son più verdi che di primavera.
Nei prossimi giorni rincorrerò i colori per condividerli con alcune immagini. Stasera condivido una immagine non mia che arriva dalla montagna, dove l'autunno è ben più avanti e dove la prossima settimana nevicherà. E con il Resegone e la Valcava bianchi, il vento da Nord sarà più gelido e la brina si sostituirà alla rugiada.
(nella foto di oggi tratta da http://www.balconisullealpi.it: autunno in Engadina)

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