"Bisogna fare della propria vita un'opera d'arte e strapparla all'anonimato o peggio ancora alle trame di un qualsiasi altro, alle decisioni e ai voleri di terzi. La superiorità è tutta qui: offrirsi al soggettivismo più assoluto e uniformarsi solo e soltanto a noi stessi; ripudiare forme e concetti altrui e rendersi unici pedagoghi delle proprie scelte. Habere non haberi (possedere, non essere posseduti)". Questo scriveva "Il Vate"... E questo voglio mutuare!
Leggendo queste righe e ripensando a quanto ho vissuto nella mia Vita mi è venuta improvvisamente in mente la pittura di Ennio Morlotti, così materica e pastosa. Se si vivesse la Vita come un quadro a volte ci si accorgerebbe ancora di più di come il Tempo non si possa fermare. Immagino l'artista, con la sua tavolozza, che preso dall'istinto dell'attimo fuggente dipinge ad olio, con una spatola, seguendo il suo cuore. Può solo seguire il suo cuore.
Non ha scelte: se si fermasse a ragionare, il colore ad olio seccherebbe e non riuscirebbe più, con la spatola, ad amalgamare i vari colori...
Ecco: quante volte nella Vita, davanti ad un quadro che stavamo dipingendo con gli accadimenti della parte casuale del nostro viver quotidiano, non abbiamo avuto il coraggio di seguire l'attimo rovinando l'opera d'arte in fieri con eccessivo raziocinio?"Bisogna fare della propria vita un'opera d'arte..."
Bisogna avere la grande capacità di godere sempre, ma con razionalità: la giusta misura,perchè troppo raziocinio potrebbe precluderci della infinite sensazioni...
Solo vivendo ogni cosa che la Vita ci offrirà si sarà in grado di evitare di rimpiangere i momenti non vissuti. E con l'Arte nella Vita, mettendo l'Arte in ogni nostro piccolo gesto, credo che si possa ancora di più cogliere il senso della Bellezza. E meravigliarsi della stessa...
Proprio come la meraviglia di Dante, uscendo dall'Inferno: "E quindi uscimmo a riveder le stelle (Inferno XXXIV, 139)". Proprio quando ci siamo dimenticati di osservarle, di tanto in tanto, quelle stelle che in ogni notte serena ci osservano, soprattutto d'inverno, eccole apparire nel loro splendore: "Vaghe stelle dell'Orsa, io non credea / Tornare ancor per uso a contemplarvi /Sul paterno giardino scintillanti..." (Giacomo Leopardi, Le Ricordanze).
Vivere la Vita come un'opera d'arte, è una parola d'ordine!
(nella foto di oggi tratta da http://www.museiciviciveneziani.it: Ennio Morlotti, Campagna d'autunno (1956)
Leggendo queste righe e ripensando a quanto ho vissuto nella mia Vita mi è venuta improvvisamente in mente la pittura di Ennio Morlotti, così materica e pastosa. Se si vivesse la Vita come un quadro a volte ci si accorgerebbe ancora di più di come il Tempo non si possa fermare. Immagino l'artista, con la sua tavolozza, che preso dall'istinto dell'attimo fuggente dipinge ad olio, con una spatola, seguendo il suo cuore. Può solo seguire il suo cuore.
Non ha scelte: se si fermasse a ragionare, il colore ad olio seccherebbe e non riuscirebbe più, con la spatola, ad amalgamare i vari colori...
Ecco: quante volte nella Vita, davanti ad un quadro che stavamo dipingendo con gli accadimenti della parte casuale del nostro viver quotidiano, non abbiamo avuto il coraggio di seguire l'attimo rovinando l'opera d'arte in fieri con eccessivo raziocinio?"Bisogna fare della propria vita un'opera d'arte..."
Bisogna avere la grande capacità di godere sempre, ma con razionalità: la giusta misura,perchè troppo raziocinio potrebbe precluderci della infinite sensazioni...
Solo vivendo ogni cosa che la Vita ci offrirà si sarà in grado di evitare di rimpiangere i momenti non vissuti. E con l'Arte nella Vita, mettendo l'Arte in ogni nostro piccolo gesto, credo che si possa ancora di più cogliere il senso della Bellezza. E meravigliarsi della stessa...
Proprio come la meraviglia di Dante, uscendo dall'Inferno: "E quindi uscimmo a riveder le stelle (Inferno XXXIV, 139)". Proprio quando ci siamo dimenticati di osservarle, di tanto in tanto, quelle stelle che in ogni notte serena ci osservano, soprattutto d'inverno, eccole apparire nel loro splendore: "Vaghe stelle dell'Orsa, io non credea / Tornare ancor per uso a contemplarvi /Sul paterno giardino scintillanti..." (Giacomo Leopardi, Le Ricordanze).
Vivere la Vita come un'opera d'arte, è una parola d'ordine!
(nella foto di oggi tratta da http://www.museiciviciveneziani.it: Ennio Morlotti, Campagna d'autunno (1956)
2 commenti:
sempre piacevole, soffermarsi qui
Grazie Luciana, sempre gentilissima...
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