sabato 24 aprile 2010

Il candore dei ciliegi

C'è un momento della primavera nei quale, sulle nostre colline, esplodono delle macchie bianche. Nei boschi, sui terrazzamenti incolti, tra viti, salvia e rosmarino.
Sono i fiori dei ciliegi. O dei peri. Ce ne sono molti di questi alberi da frutta nelle nostre campagne. E sembra quasi impossibile che dal candore dei ciliegi in fiore in poco più di un mese possano comparire delle ciliegie color rubino. Ma, si sa', una ciliegia tira l'altra. Se non fosse per altro perchè crescono in coppia.
Certo che ripensando alla ciliegia vengono in mente tante ricordi di adolescenza. Alzi le mani chi non ha mai rubato ciliegie da un albero, con la paura di farsi scoprire dal padrone del fondo.
Toh, una mano... Ma vedo che è sporca del succo di rubino delle ciliegie, è una mano bugiarda.
Chi ha vissuto l'adolescenza in Bianza non può non aver raccolto ciliegie da un albero tra i fiori del maggengo in maturazione.
Tutto si trasforma: e dai fiori bianchi ecco le ciliegie color rubino.
Maggio è alle porte, ma questa "maledetta primavera (che fretta c'era)" è più strana del solito, a tratti simile all'autunno. E quest'anno matureranno più tardi anche le ciliegie.
Un pò come i pensieri, che sempre più mutevoli non riescono a trovare una foglia su cui posarsi.
(nella mia foto di oggi: ciliegi in fiore a Montevecchia alta)

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