Passano i giorni. Passano le emozioni. Passa la stanchezza. Poi ritorna. Mancano tante cose, e di altre ce ne sono troppe... Non si capisce più nulla...
Il periodo è quello che è. Complicato e ricco di insidie. C'è sempre meno voglia di fare, come un treno lanciato a folle velocità a cui di colpo viene a mancare l'energia elettrica: non si fermerà immediatamente, non sbaglierà la strada perchè è obbligata dalle rotaie, ma pian pianino rallenterà e inesorabilemente si fermerà: in città oppure vicino ad una stazione, piuttosto che in aperta campagna o in una galleria. Nessuno lo può sapere.
Non ci resta che vivere, e spesso a sopravvivere. In attesa di un porto di quiete, di una casa calda con un camino acceso. Come il senso di accoglienza che può dare una antica cascina illuminata in una notte buia...
(nella mia foto di oggi: cascina Scarpata by night)
domenica 14 novembre 2010
lunedì 1 novembre 2010
Verità fallaci
L'ordine mentale è diverso dall'ordine materiale, ed il secondo è un risultato del primo. La irrazionalità spesso irrompe nelle situazioni legate ai sentimenti. Quando ci sei dentro, perdi il senso del razionale, e ti arrabbi con chi magari ci è fuori e ti fa notare la tua assurda ed illogica condotta. Ma a volte tu stai bene nello struggerti, perchè non cerchi altro che magari restare in una palude di desiderata mutevoli piuttosto che attraversare il deserto del nulla.
L'eterna ricerca del porto di quiete però ti rende più facilmente intrattabile. Ti chiudi a riccio e tendi a respingere ogni pensiero diverso dalla tua verità, che magari è pure fallace: anzi, più che magari, lo è il più delle volte. Ed il bello che più è fallace e meno sei disponibile a riconoscerla come tale.
Insomma, sono strani giorni. Complicati e mutevoli. Il tempo fugge. E' tempo di discernimento, è tempo di scelte. E' tempo di vivere, più che di sopravvivere.
Ad meliora!
(nella mia foto di oggi: alba rosata)
(nella mia foto di oggi: alba rosata)
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