L'ultimo post parlava del "controluce" e di quanto con la luce piena una particolare situazione sarebbe stata chiara. La luce è arrivata, più abbagliante del previsto, e la situazione è apparsa quindi più nitida del previsto nel suo manifestarsi, purtroppo negativo.
L'effetto è il medesimo di quando si esce da un locale buio in un piazzale pieno di luce: si prova un attimo di smarrimento, mentre gli occhi si abituano alla nuova luce.
In quei frangenti ti senti travolto da un mare impetuoso di pensieri e ripensamenti. Cerchi di trovare una ragione per cercare di spiegare con la logica cose che una logica non l'hanno, con il rischio di arrovellarti ancor di più.
E siccome i guai non vengono mai da soli, ecco che tutto d'un tratto altri problemi minano altre certezze e ci si trova quasi progionieri d'una palude avvolta nella nebbia, una specie di labirinto del pensero. In certi frangenti la migliore azione è la "non azione". Perchè qualunque azione tu dovessi attuare, sicuramente riusciresti a sbagliarla.
In questi giorni ho vissuto la chiarezza di un detto tanto famoso: "dalle stelle alle stalle". In un battibaleno il mondo appare in bianco e nero, e ti trovi ad assaporare la solita cena che però manca del sale, rendendoti ogni boccone ancora più insipido. Ti senti spaesato, ti senti abbandonato da chi aveva bisogno non di te ma del tuo ruolo e forse riscoperto da chi aveva bisogno di te e fuggiva dal tuo ruolo.
Tutto d'un tratto stasera una riga di luce ha attraversato l'orizzonte del tramonto: una linea immaginaria ed impalpabile quanto la scia di un aereo, destinata a scomparire, ma allo stesso tempo tanto strabiliante e luminosa. Ma quella linea resta stampata nella tua mente, nel tuo cuore, come se fosse un aiuto a separare ciò che è buono da ciò che è cattivo.
Dopo la sbornia, è il Tempo del discernimento.
Mai perdersi d'animo, perchè tanto l'animo insegue l'infinito e mai ci abbandonerà.
E' il Tempo del silenzio, è il Tempo della semina, è il Tempo della rinascita.
Le rovine fumanti di ciò che sei stato sono sempre più lontane.
(nella mia foto di oggi: scia d'aereo al tramonto)
martedì 24 maggio 2011
Tirare una riga. E sapere andare oltre...
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