Il gelo ed il calore... Ecco che nei boschi i campanelli ed i denti di cane già fioriti si sono trovati ammantati di gelida neve. I profumi sono scomparsi, il paesaggio è tornato invernale.
Finita la neve, ricomparso il sole, il disgelo è stato rapido, e i fiori hanno di nuovo fatto capolino tra la neve. Una situazione particolare...
Spesso succede anche nella Vita, ed a me è successo recentemente.
La stessa sensazione.
Il senso della primavera, il gelo dell'inverno.
Da un attimo all'altro. Senza spiegazioni logiche.
Del resto queste cose, quando nascono e quando muoiono, sono sempre irrazionali.
Ecco, ho sbandato ancora una volta, ma forse questa volta mi sono ripigliato prima che fosse troppo tardi.
Intanto la tramontana è tornata e decollo come un fuscello inerme tra le sue raffiche. Sù, salendo oltre il Santuario, oltre il gelso del "Munt Ciar" (Monte Chiaro), oltre la "Castegna Amara" (Castagna Amara) della Ghisalba, e poi giù a capofitto sui boschi del "Badion", fino alla "Selva del sole", perdendomi nel rivolo delle sorgenti del Curone, tra i profumi dei muschi ed il canto dei folletti...
Non svegliatemi! Per favore... A volte il sogno è l'eco di qualcosa di vissuto, altre la premonizione di qualcosa da vivere...
(nella mia foto di oggi: un "Dente di Cane" fiorito tra la neve)
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