giovedì 18 marzo 2010

Il gelo ed il calore...

La nevicata marzolina della scorsa settimana ha creato dei contrasti abbastanza rari. Il tepore di inizio mese aveva portato con sè le prime fioriture nei boschi... I primi profumi portavano a pensare ad una primavera imminente ed invece, tutto ad un tratto, dopo una gelida tramontana che fischiava stridente tra i fili delle viti a Montevecchia all'ennesimo imbrunire, ecco la neve che torna.
Il gelo ed il calore... Ecco che nei boschi i campanelli ed i denti di cane già fioriti si sono trovati ammantati di gelida neve. I profumi sono scomparsi, il paesaggio è tornato invernale.
Finita la neve, ricomparso il sole, il disgelo è stato rapido, e i fiori hanno di nuovo fatto capolino tra la neve. Una situazione particolare...
Spesso succede anche nella Vita, ed a me è successo recentemente.
La stessa sensazione.
Il senso della primavera, il gelo dell'inverno.
Da un attimo all'altro. Senza spiegazioni logiche.
Del resto queste cose, quando nascono e quando muoiono, sono sempre irrazionali.
Ecco, ho sbandato ancora una volta, ma forse questa volta mi sono ripigliato prima che fosse troppo tardi.
Intanto la tramontana è tornata e decollo come un fuscello inerme tra le sue raffiche. Sù, salendo oltre il Santuario, oltre il gelso del "Munt Ciar" (Monte Chiaro), oltre la "Castegna Amara" (Castagna Amara) della Ghisalba, e poi giù a capofitto sui boschi del "Badion", fino alla "Selva del sole", perdendomi nel rivolo delle sorgenti del Curone, tra i profumi dei muschi ed il canto dei folletti...
Non svegliatemi! Per favore... A volte il sogno è l'eco di qualcosa di vissuto, altre la premonizione di qualcosa da vivere...
(nella mia foto di oggi: un "Dente di Cane" fiorito tra la neve)

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