domenica 30 gennaio 2011

La Primavera tarda ad arrivare

Quando si è costretti dagli eventi ad attraversare una sorta di "Terra di Mezzo" sospesa tra quanto si è fatto e non si è fatto nel passato pur potendo farlo, e quanto si farà e non si farà nel futuro magari per la paura di non poterlo fare, succede che a volte il cuore s'impaura e si tende a rifiutare qualsiasi sentimento che si affaccia alla sua porta. Si crea quella sorta di "paura d'amare" che, se può essere normale nei primi mesi che arrivano dopo la fine di un rapporto importante, non può essere normale che duri degli anni perchè si rischia di non essere più capaci di amare.
Le nostre giornate si riducono sempre più ad una corsa al fare, magari senza senso e seguendo solo i binari obbligati della quotidianità, sia nei rapporti che nelle occupazioni, e gli spazi contemplativi vengono sempre relegati in un angolino minuscolo del nostro agire, e sempre più piccolo.
Si perde così la capacità di contemplare il bello e di essere recettivi ad un sentimento positivo, inseguendo il piacere fine a sé stesso e scevro da ogni impegno: per poi aumentare i momenti nei quali ci si sente soli e quelli in cui alberga la autocommiserazione.
A volte ci vorrebbero degli "shock" positivi: "...la primavera intanto, tarda ad arrivare..." ( Franco Battiato, Povera Patria)
(nella mia foto di oggi: una "Terra di Mezzo" tra il tramonto e la riva sul Lario)

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