sabato 3 maggio 2008

Il distacco: teoria e pratica

Non è un manuale sulle tecniche di distacco da qualsivoglia situazione, è una accozzaglia di esempi e di pensieri venuti a galla negli ultimi minuti e passati al setaccio come degli gnocchi cotti che vengono a galla nella pentola e pronti per il pranzo. Esempio non aulico ma efficace di quando dalla mente affiorano vari pensieri che vengono catturati in modo "random" ed incasellati successivamente. Premessa già troppo lunga. In ogni caso parliamo del distacco. L'esempio più classico e figurativo del distacco l'ho avuto lasciando con un traghetto una nota isola del Tirreno la scorsa estate. Immaginatevi un'isola ed una persona a voi cara che vi saluta dal porto di questa isola. Man mano che il traghetto si stacca vedete e riconoscete la persona nel contesto del porto. Poco oltre vedete il porto ma non più la persona. Poco oltre vedete l'isola ma non vedete più il porto. Poco oltre vedete una sagoma in lontananza oltre le onde od il mare piatto ma non vedete più l'isola. Poco oltre vedete solo il mare e l'orizzonte. Molto oltre, quindi, non vedete più la sagoma, l'isola, il porto, la persona che vi saluta: anche se lei è ancora lì. Quando ho vissuto questa esperienza però la persona non era sull'isola, ma era sul traghetto con me. Lei era lì, ma forse nel porto mi salutava la parte migliore di lei o mi aveva già salutato. Poco dopo mi ha salutato anche la parte fisica: ma questa è un'altra storia. Parlavo di distacco oggi, forse sono andato un pò fuori tema. Ci ritornerò, ma solo se ritroverò il bandolo della matassa. Prosit!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

good start

Anonimo ha detto...

quello che stavo cercando, grazie