domenica 11 maggio 2008
Mille anni, cinque minuti
"Mille anni, cinque minuti" è il titolo di una mia vecchia poesia che era dedicata alle sensazioni vissute percorrendo una scala storica di un antico castello medioevale che era stata riportata alla luce da poco. Era quindi dedicata a quando nella tua mente si accavallano tante emozioni appartenenti ad epoche diverse. Qualcosa del genere mi è successo in questo fine settimana, complice una rassegna di musica medioevale. Una accozzaglia di sensazioni dovute a incontri, musica, ritorno in luoghi già visitati: tutti fusi in un misto di emozione e nostalgia, con piccole vene di tristezza. L'elemento scatenante è stata la musica medioevale suonata in questo fine settimana: mi ha tanto ricordato un analogo concerto a cui avevo assistito nel cortile di un antico borgo sul monte di Brianza: le note medioevali sotto il portico, un falò poco lontano, le stelle nel cielo limpido, le luci della pianura sottostante, grandi bevute di sidro, il profumo della legna bruciata, i visi illuminati dal fuoco, il venticello frizzante che scendeva dal bosco. Mentre ascoltavo le note medioevali risuonate in questo fine settimane, il ricordo è andato a questo concerto di quasi dieci anni fa... Il luogo di questo fine settimana si è invece intessuto all'elemento che più ha devastato il mio animo negli ultimi mesi, visto che l'ultima volta che vi ero stato non era per un concerto medioevale ma per un matrimonio di amici, a cui non ero andato da solo. La fase di incontro, in questa già doppia accozzaglia, è arrivata come la ciliegina sulla torta: ma qui gli anni passati ormai sono qualcosa come quattordici o giù di lì, e non è paglia. Ma anche questa volta nel silenzio è risuonata solo la voce dell'Aura...
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