Mi rendo conto che a volte vivo con nostalgia anche ciò che non è nostalgico, forse sto anche diventando un pò "meteopatico", tendo a vivere in un modo diverso le giornate a seconda delle condizioni meteorologiche. E' un periodo in cui una giornata grigia mi porta alla meditazione del passato, una giornata serena mi porta alla meditazione del futuro. Oggi il cielo è grigio e cade una pioggia lieve, autunnale, insistente...
Riprendendo la frase della canzone di Endrigo la potrei anche espandere alla Vita nel suo complesso, anche se convinto che la Vita ruota intorno all'Amore, in qualunque sua forma. In ogni caso quando ci sembra di vivere il quotidiano nei giorni grigi, dovremmo forse pensare che innalzandoci potremmo trovare il sereno anche in una giornata grigia. Vocare all'infinito dovrebbe consentirci di staccare i piedi dalla Terra e superare la cortina di nubi, per raggiungere il sole. Non amo le scritte sui muri ma qualche tempo fa ne ho vista una sotto ad un sole stilizzato che diceva: "siamo tutti soli". Secondo me ha una doppia accezione: sole e solo al plurale fanno entrambi soli. In qualche modo siamo come il sole pur essendo soli: dobbiamo elevarci, superare il grigiore del quotidiano e, oltre le nubi, riscoprire il sole: e ci sentiremmo meno soli.
A volte giocare con le parole può aiutare a capire le nostre potenzialità inespresse: ma a volte ci è più comodo non pensare, consapevoli che se pensassimo troppo non seguiremmo mai l'istinto, che è la sensazione più reale che possa esistere.
(nella mia foto di oggi: il sole sopra la nebbia, da Montevecchia)
2 commenti:
A me piace pensare che sopra le nuvole c'è sempre il sereno, basta aver la pazienza che arrivi il vento
...il vento porta sempre con sé dei cambiamenti...
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