Oggi sono andato a fotografare i fiorellini bianchi. Ogni primavera lo desideravo ma mai avevo avuto il tempo di farlo. Quell'angolo di bosco che sembra un giardino lo avevo adocchiato da tempo, ma ogni volta c'era il torrente che mi separava da esso. Ma oggi sono andato a colpo sicuro. Ho attraversato il prato che inizia a verdeggiare, dove brillava la pioggia della notte. Un tappeto bianco di "fiori delle capre" (in versione scientifica "anemone nemorosa" ovvero "anemone bianca": http://www.parcocurone.it/ambiente/flora/scheda.php?id=14&i=5) mi ha accolto, ed il profumo della primavera mi ha avvolto.Ad un candido tappeto di anemoni in fiore facevano da contraltare gli alberi di alto fusto, ancora avvolti dal sonno dell'inverno. Era una situazione particolare, come se parte della Natura si fosse già risvegliata e parte stesse ancora dormendo. O sonnecchiando, visto che le gemme giorno dopo giorno si fanno più turgide e dolci, segno evidente della Vita che sta quasi esplodendo.
Qualche tempo fa avevo avuto la voglia di primavera nel cuore dell'inverno. Ora che la primavera è imminente in tutta la sua bellezza mi sento un pò in autunno. A volte si è un pò sfasati. I tempi sono differenziati, spesso e volentieri. Lo erano oggi nel bosco tra i fiori e gli alberi, lo sono stati nella mia Vita recente e sono certo che lo saranno anche in quella futura.
Perchè la saggezza è affare di pochi. O meglio, dono di pochi. Affare riconduce al mercanteggiare. Invece, se c'è ancora qualcosa che non si compra in questo mondo in cui tutto è in vendita, è proprio la saggezza. Ne sono certo, e non finirò mai di cercarla, anche nei tempi differenziati che albergano nel mio animo.
(nella mia foto di oggi: tappeto di anemoni fiorite a Montevecchia)






